🧰 kSC #18: ti ricordi di questo?
Guarda l’immagine qui sopra.
È un post che ho pubblicato circa 3 mesi fa.
È stato visto quasi 1200 volte ed i miei follower sono quasi 1200 su Linkedin.
Ma sai una cosa?
Scommetto che non lo hai visto.
Oppure, se lo hai fatto, scommetto che non lo ricordi.
TL;DR
- Non hai idea di quante persone NON vedano i tuoi contenuti
- Una risorsa per la tua audience building
- Una risorsa per la tua produttività
- Una risorsa per la tua monetization
Il tempo di lettura previsto è: 5 minuti.
Ehi ciao 👋,
questo è il numero 18 del Kit di Sopravvivenza per Creator.
Ed oggi ti racconterò di come riutilizzo i miei vecchi contenuti.
Ok, so so cosa stai pensando.
Stai pensando che riutilizzare contenuti vecchi non sia produttivo.
Perché il gioco non vale la candela.
Che se non hai niente di nuovo da dire, allora è meglio stare in silenzio.
E cosa accadrebbe, poi, se qualcuno ti sgamasse?
Ecco, io credo che, se hai chiari gli obiettivi ed il processo, nessuno ti scoprirà a riutilizzare vecchi contenuti.
Purtroppo però, in tanti pensano che riutilizzare vecchi contenuti sia sbagliato e quindi, quando la creatività finisce, perdono un’occasione importante per far sentire la propria voce.
Ed il motivo è uno solo.
NON HANNO IDEA DI QUANTE PERSONE NON VEDANO I LORO CONTENUTI
Basta fare qualche calcolo.
Prendi un canale, quello che più utilizzi per pubblicare i tuoi contenuti.
Quante sono le persone che li ricevono? 10? 100? 1000? Di più?
Non importa il numero preciso.
Importa il fatto che le persone che consumano per davvero i tuoi contenuti sono solo una percentuale di quelli che li ricevono.
È la differenza tra Open Rate delle e-mail e lettura effettiva (magari interpretabile dal numero di click).
La differenza che c’è tra le Impression di un post Linkedin ed i commenti/like/click sul link.
Insomma, la differenza tra esposizione e consumo.
Poi ci sono tante altre variabili di mezzo.
Quanto spesso pubblichi? Quanto spesso cambia il numero di persone che ricevono i tuoi contenuti?
E le persone che poi non ricevono i tuoi contenuti direttamente?
Insomma, un casino.
Justin Welsh però la spiega bene in questo tweet:
Ora, non so quanto siano affidabili i numeri che ha dato.
Ma Justin punta a dimostrare una cosa.
E dopo aver parlato con decine e decine di creator (o aspiranti tali) in questi mesi, ho capito perché così tanto non riutilizzano i vecchi contenuti:
- Perché non sanno quali contenuti abbia senso pubblicare di nuovo;
- Perché vogliono pubblicare i vecchi contenuti, ma non sanno come modificarli;
- Perché non sanno come rendere quei contenuti rilevanti al periodo di nuova pubblicazione.
Ed io oggi voglio mostrarti come riesco a risolvere io questi tre problemi, magari ti sarà d’ispirazione.
Ecco il mio processo:
COME TROVO I CONTENUTI DA RIPUBBLICARE
Hai presente tutti i numeri di cui ti ho parlato prima?
Impression, Open Rate, Click Rate ecc?
Tutte queste cose sono dati.
Dati che aiutano a capire quali contenuti hanno generato più interesse e quali no.
E qualsiasi sia il canale che utilizzi, potrai trovare con facilità dati di questo tipo.
Mettiamo il caso che utilizzi, come me, Linkedin.
Ogni post Linkedin viene misurato con:
- Impressions;
- Commenti;
- Likes;
- Condivisioni;
- Click su eventuali link.
E basta poco per capire quale contenuto è più interessante di altri.
Di solito un contenuto che attira tanti commenti (o condivisioni) e tante impression è un contenuto che interessa.
E lo è ancor di più se attira tanti click sul link che hai condiviso (e se magari quello invita ad iscriversi a qualcosa).
Insomma, la regola che applico è semplice: se un contenuto ha fatto tanti commenti, tante impression o tanti click allora in quel contenuto c’è qualcosa di interessante.
Ed indovina il posto dove applico questa regola? Su Notion, che ti aspettavi?
Tramite qualche magia riesco ad esportare i dati dei miei post Linkedin su un database Notion.
Lì li filtro per vedere i contenuti che più rispettano la regola che ti ho detto poco fa.
Et voilà, capisco quale contenuto potrei riutilizzare.
Ecco un’immagine del database.
COME RINNOVARE I VECCHI CONTENUTI
Qui la creatività esplode.
Ci sono decine di modi per poter riutilizzare vecchi contenuti.
I modi che che preferisco io sono questi:
Cambio il formato del contenuto: questo è il modo che la maggior parte delle persone utilizza quando pubblica da un canale all’altro.
L’esempio migliore è quello del thread di Twitter che finisce su Linkedin come carosello.
Cambio le parole (in particolare l’hook): penso tu sappia cosa penso degli hook di un post.
Sono la parte più importante di un contenuto e puoi generarne decine per la stessa idea.
Prima di pubblicare un post io ne scrivo più di uno e scelgo quello che mi incuriosisce di più.
Gli altri però non li cancello perché li riutilizzo in futuro.
E per quanto riguarda il resto del contenuto, lì mi diverto a fare la “parafrasi” della vecchia idea (oppure lo lascio fare all’AI).
Ecco un esempio.
COME RENDO I CONTENUTI RILEVANTI
Qui la questione è molto semplice.
Anzi no.
O forse si.
Il fatto è che qui entrano in gioco cose come la strategia, il tuo funnel da creator e tante cose che sembrano complesse ma che poi non lo sono.
Te la faccio semplice per evitarti troppi scazzi, è pur sempre domenica.
I contenuti che pubblico sono sempre e comunque parte di una strategia.
Ed in quanto tali sono coerenti tra loro, per forza di cose.
Se un contenuto Linkedin ha successo, allora lo faccio evolvere in newsletter o lo ripubblico su Linkedin dopo qualche tempo.
La strategia è verticale in termini di funnel ed orizzontale in termini di canali.
Quindi se hai definito il tuo focus, il tuo target e li tratti con disciplina puoi stare certo che i contenuti che hai pubblicato 3 mesi fa saranno comunque rilevanti.
Ecco, questo è il processo che utilizzo per pubblicare più volte uno stesso contenuto.
Lo trovo, capisco come modificarlo e prima ancora di crearlo mi sono accertato che fosse coerente.
Ora, non ti dico che questo processo sia il migliore e non è detto che tu debba seguirlo.
Ma ti posso dire che per me, almeno per ora, funziona.
Vuoi aiuto con un processo simile?
Magari nell’implementarlo su Notion?
Possiamo fare una call, clicca sul pulsante qui sotto!
E direi che per oggi è tutto, ti auguro buona settimana e goditi le risorse.
Daniele