Che succede quando ti si rompe il funnel?
Ok, che esistano i funnel è cosa nota.
Che ne esista una versione particolare per i creator, invece, è cosa meno nota.
Ma ti giuro che esiste.
Non ne parlo solo io!
In fondo all’articolo, trovi qualche altra fonte.
Il fatto è che dopo aver letto qualcosa sul tema, non ho potuto che fare una riflessione.
Anzi, era una domanda, più che una riflessione.
Quale c**** sarebbe il mio funnel?
Sai com’è, io sono un creator.
E quindi, se esiste un funnel per i creator, esiste un funnel anche per me.
Mi sembra giusto, no?
Allora ho preso carta e penna.
Ed ho cominciato a disegnare.
A ragionare.
In pratica, queste sono le fasi del funnel dei creator:
Discovery: le persone ti scoprono grazie a dei contenuti brevi e che attirano l’attenzione.
Trust: le persone entrano più in sintonia con te, grazie a contenuti più approfonditi.
Access: crei dei contenuti esclusivi per quelle persone disposte a darti il loro indirizzo email.
Purchase: a quelle persone che più sono entrate in sintonia col tuo lavoro, chiedi un supporto economico in cambio di benefici ulteriori.
Ora, provando ad applicare queste fasi alla mia attività di creator, succede questo:
Discovery: i miei post su Linkedin;
Trust: Ehm…”Houston, abbiamo un problema”;
Access: la newsletter Kit di Sopravvivenza per Product People;
Purchase: si vedrà.
Come puoi notare, c’è una piccola falla nella fase del Trust.
In pratica, le persone scoprono i miei contenuti su Linkedin.
Tutto bello, vanno sul mio profilo e lì gli chiedo direttamente di iscriversi alla newsletter.
In pratica gli chiedo di saltare dalla fase di Discovery a quella di Access.
Senza passare per quella di Trust.
Non so te, ma quanto faccio scoperte del genere un po’ nel panico ci vado.
Poi però mi calmo.
Ci penso su.
Ed in questo caso, mi sono fatto una domanda.
Ma è davvero un problema?
Il funnel dei creator (quelli famosi)
Ho fatto un po’ di ricerca.
Non sono l’unico creator nel mondo.
Anzi, ci sono migliaia di creator che ne hanno fatto un lavoro.
Nel loro caso, il funnel come si applica?
Prendiamo Ali Abdaal, il medico che è diventato creator insegnando agli studenti come studiare.
Questo è il suo funnel:
Discovery — video brevi su come passare gli esami di medicina;
Trust — video di una 20ina di minuti sulla produttività in generale;
Access — al sua newsletter personale;
Purchase — corsi a pagamento riguardo la produttività.
O ancora, quello di Josh Spector.
Eccolo qui:
Discovery — tanti post su Twitter, Linkedin e Medium;
Trust — una newsletter gratuita di selezione delle migliori risorse per creator;
Access — una newsletter a pagamento;
Purchase — un corso online dedicato a chi vuole creare newsletter.
Ma basta con tutti sti nomi stranieri.
Vuoi qualche nome italiano?
Prendiamo Raffaele Gaito.
Ecco il suo funnel:
Discovery — tanti post su Linkedin, Twitter ed Instagram;
Trust — articoli di blog, video su Youtube, podcast;
Access — una newsletter;
Purchase — diverse forme di consulenza, corsi e libri.
In pratica, tutti hanno un funnel tranne me.
Vero?
Beh, non è proprio così.
L’inghippo nel creator funnel
Addentrandomi sempre di più nel rabbit-hole di questo creator funnel ho capito una cosa.
Ed è una cosa meno ovvia di quanto sembri.
Una che riguarda proprio la fase di Trust.
E più in generale i confini tra le diverse fasi.
Lo scopo di una fase, non dipende dal medium, ma dal tipo di rapporto che si crea col pubblico.
Lo scopo della fase di Trust non è portare le persone su un blog.
Lo scopo della fase di Trust è sviluppare una maggiore sintonia con la tua audience.
Non importa il medium in cui riesci a generare questa maggiore sintonia.
Lo fai su un blog? Bene.
Lo fai con una newsletter? Bene.
Lo fai con un podcast? Bene.
Hai capito no?
E riguardo la fase di Access?
Anche in questo caso, lo scopo non è quello di ottenere un indirizzo e-mail.
Lo scopo della fase ci Access è far sì che le persone cerchino un accesso esclusivo al creator.
Accade con una newsletter? Bene.
Accade con una community? Bene.
Accade in non so che altro modo? Bene.
L’importante è che ci sia l’aspetto di accesso esclusivo.
Ora, invece, proviamo ad ipotizzare il **creator funnel di **Thomas Frank.
Discovery — video su Youtube;
Trust — video su Youtube e tanti articoli di blog;
Access — template di Notion ed una newsletter;
Purchase — corsi, template di Notion a pagamento ecc.
In questo caso, la fase di Discovery è assente.
Anzi, fase di Discovery e Trust coincidono.
Oppure, prendiamo quello di Justin Welsh.
Discovery — post su Linkedin e Twitter;
Trust — una newsletter;
Access — una community su Slack in cui condivide risorse, consigli ecc;
Purchase — corsi a pagamento.
Justin Welsh, invece, nella fase di Access non utilizza la newsletter.
Quella la utilizza già nella fase di Trust.
Nella fase di Access utilizza una community su Slack.
Ed ecco l’ultima prova.
Il creator funnel di Joe Rogan.
Discovery — il podcast;
Trust — il podcast;
Access — il podcast;
Purchase — il podcast;
Hai notato come se ne frega di tutte le fasi?
Beh, certo, uno come Joe Rogan ormai può fare quello che vuole.
Ma credi davvero che questa sua libertà sia frutto di fattori esterni e non del fatto che il funnel sia uno spettro invece che qualcosa di segmentato?
Il mio funnel è rotto o no?
Ecco, per concludere, questa falla nel mio funnel è un problema o no?
Ragionandoci su, direi di “nì”.
È un problema ed anche un non-problema.
Per vari motivi:
nel corso delle settimane ho costruito i sistemi delle altre fasi ed ora mi posso concentrare su quello che manca;
Col tempo, nella mia mente, la fase di Trust ha preso sempre più forma ed ora deve solo essere messa in atto;
ho fatto anche alcuni test riguardo questa fase Trust (e questo post è uno di essi);
se aspetti che tutto sia ottimizzato prima di partire, non partirai mai;
Ed infine, i confini tra le fasi non sono scolpiti nella pietra.
Posso creare maggiore sintonia con te, anche utilizzando i canali che ora ho a disposizione.
In che modo?
Beh, per scoprirlo dovrai attendere.
E continuare a seguirmi.