🧰 kSC #19: Il NATALE DI NOTION...
13 a 1.
È il numero di persone che ha scommesso sulla vittoria di Notion contro Tana.
Qualche giorno fa ho pubblicato un sondaggio sul mio profilo Linkedin.
Uno che chiedeva alle persone quale tool avrebbe vinto in un confronto tra Notion e Tana.
E la risposta è stata palese.
Sembra che tutti siano convinti che Notion vincerebbe un confronto con Tana.
Ma è proprio così?
TL;DR
Ha senso confrontare Notion con Tana?
Una risorsa per la tua audience building
Una risorsa per la tua produttività
Una risorsa per la tua monetization
Il tempo di lettura previsto è: 3 minuti e 40.
Ehi ciao 👋,
questo è il numero 222 del Kit di Sopravvivenza per Creator.
Ed oggi ti racconterò quale tool vince tra Notion e Tana.
Il second brain.
È stata la prima cosa che ho cercato di costruire su Tana.
Ed è anche la cosa cui torno più spesso su Notion.
Perché col Second Brain riesci a dare struttura al tuo sistema di note: sai dov’è quello di cui hai bisogno, a cosa è collegato ecc.
E visto che volevo fare un confronto tra Notion e Tana, aveva senso paragonarli in un campo comune.
Fin dall’inizio però, ho notato una cosa.
HA SENSO CONFRONTARE NOTION CON TANA?
È una cosa che noti fin dal primo momenti in cui accedi a Tana.
La sua esperienza di utilizzo, la UI e tutto il resto, ti ricordano tool come come Obisidian o Roam Research.
E ci sta.
Perché il concept alla base di Tana è proprio quello di trovare un punto di incontro tra Notion e Obsidian.
Si tratta dei tool che meglio rappresentano i diversi modi di gestire le note personali: quello dell’architetto e quello del botanico.
E Tana cerca di fornire agli architetti un tool botanico ed ai botanici un tool da architetti.
Insomma, cerca di andare a prendere gli utilizzatori di Notion che vorrebbero un po’ più di Obsidian e quelli di Obsidian che vorrebbero un po’ più di Notion.
Io rientro proprio in questa prima categoria: utilizzo Notion e ci vorrei un po’ più di Obisidian:
- Vorrei che Notion ti permettesse di contare i caratteri di scrittura, proprio come fa Obsidian;
- Vorrei che Notion ti permettesse di far scontrare le idee con la facilità visiva che ti garantisce Obsidian;
- Notion però è un tool diverso e spostarsi troppo verso le funzioni di Obsidian sarebbe un danno.
E lo stesso vale per Obsidian.
Per questo, Tana potrebbe avere senso.
Solo che c’è un problema.
IL PROBLEMA DI CONFRONTARE NOTION CON TANA
Notion è un prodotto in una fase di vita molto più avanzata rispetto a Tana.
Tana è in early access, è un bambino,
E sarebbe folle aspettarsi delle funzioni che manco Notion aveva al momento della sua uscita.
Quindi su Tana non troverai, per ora, API, integrazioni varie (come quella con Readwise) ecc.
Sono tutte cose che Notion ha implementato nel tempo e che ora Tana non ha.
Si tratta però di cose che io utilizzo tutti i giorni e che mi impediscono di concepire Tana come strumento principale.
IL GRANDE VANTAGGIO DI NOTION
C’è un’altra cosa che noti, fin da subito.
Almeno per me, Tana è più difficile di Notion.
Per riuscire a costruire il Second Brain su Tana ci ho messo qualche ora.
Su Notion ce ne metti al massimo una, senza ragionare troppo sul sistema in sè.
C’è da dire però che Tana, già ora e nonostante la sua tenera età, ha una community di nerd appassionati del tool che creano corsi (gratuiti) e strumenti per aiutare gli altri utenti.
Strumenti che lo stesso Tana ti fornisce fin da subito al primo accesso.
Insomma, Notion è molto più immediato, facile e veloce di Tana.
E lo era anche ai primi tempi, anche se privo delle funzioni di Tana.
Tale complessità cela però un vantaggio.
Ti permette di fare cose molto più fighe ed utili rispetto a quelle che ti permette di fare Notion.
Solo che le devi capire e per riuscirci devi studiare.
L’ALTRO GRANDE VANTAGGIO DI NOTION
Non so se questo sia un punto di vista personale oppure oggettivo.
C’è da considerare però che tutti quelli che ho sentito avvicinarsi a Notion mi hanno detto che il suo design è bello ed invitante.
Ed io lo confermo.
Adoro il design di Notion.
E Tana, al momento, ne è una versione più scheletrica, meno simpatica e di molto meno impatto.
Quindi, per concludere, questo confronto chi lo vince?
Non lo so.
Come ti ho detto, non si può mettere a confronto diretto i due tool.
Ma ti posso dire al verificarsi di quali condizioni dovresti valutare l’utilizzo di Tana:
Se ti piace l’idea di poter costruire quello che vuoi, come (e forse meglio di) Notion.
Se non hai bisogno di utilizzare integrazioni, API o altre funzioni più mature.
Se del design del tool, allo stato attuale, non ti importa per nulla.
Se vuoi mettere le mani su un tool complesso e con del potenziale fin dall’inizio.
Ed è proprio per questo che io stesso utilizzerò Tana.
80% Notion e 20% Tana.
Lo studierò, analizzerò e ci farò cose.
Ma altre cose, quelle più importanti, continuerò a farle su Notion.
Come l’ultimo template che ho creato!
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Detto questo, per oggi è tutto, buon Natale e beccati le risorse.
Daniele