🧰 kSC #12: Akiflow mi ha fatto perdere ore...
Quando ho finito di giocare erano le 21.
Avevo sonno e non ero in grado di fare nulla
Tutta la to-do list della giornata era saltata e dovevo posticiparla al giorno successivo.
Il motivo di tutto sto casino?
Avevo trovato un nuovo gioco con cui divertirmi.
Solo che non era un gioco, era un nuovo tool.
TL;DR
Avere un sistema non basta, serve anche altro!
Una risorsa per la tua audience building
Una risorsa per la tua produttività
Una risorsa per la tua monetization
Il tempo di lettura previsto è: 4 minuti e 31.
Ehi ciao 👋,
questo è il numero 173 del Kit di Sopravvivenza per Creator.
E oggi ti rivelerò come risolvere la shiny new toy syndrome.
Di sicuro è capitato anche a te.
Scopri una cosa nuova (magari Notion, o magari un nuovo social su cui pubblicare o non so che altro) e ti ci perdi.
Cominci a giocarci.
A pensare a come utilizzarla nella tua vita.
A quante opportunità ti garantisce.
Insomma, di punto in bianco, ti ritrovi con l’aver sprecato tante ore utili in qualcosa che non serve a niente.
A me è successo con un nuovo tool: Akiflow!
È un tool che ti aiuta con la consolidation: integra la tua to-do list con il tuo calendar.
Nel mio caso, Notion e Google Calendar.
Inserisco un task in Notion (nel mio sistema task-manager) e compare su Akiflow, dove posso ragionarci su e vederlo poi comparire nel mio calendar.
Una roba fighissima.
Purtroppo però è una cosa che, tra setup e giochi vari, mi ha fatto sprecare tante ore che avrei dovuto dedicare ad altro.
Ed il motivo per cui accade (a me o te) così spesso penso sia solo uno.
AVERE UN SISTEMA NON BASTA, SERVE ANCHE ALTRO
E lo so, spesso ho parlato di sistemi e di quanto siano utili.
Ho anche cercato di rendere standard (per te) uno dei sistemi che più utilizzo.
Ma la verità è che i sistemi possono fallire, per vari motivi:
Crediamo che i sistemi siano tool;
Non definiamo i nostri sistemi;
Pensiamo che un sistema possa risolvere le nostre debolezze.
Ma non temere.
Le ore sprecate qualche giorno fa non saranno vane.
Le utilizzerò per aiutarti ad evitare la shiny new toy syndrome.
Arriviamo al sodo.
CREDIAMO CHE I SISTEMI SIANO TOOL
Prima di tutto, cosa intendo per sistema?
È una cosa importante da capire.
Quando parlo di sistema mi riferisco al GTD, oppure al metodo Zettelkasten, oppure al radical candor.
E ce ne sono tanti altri.
Si tratta di insiemi di regole, principi e processi che definiscono gli approcci migliori per risolvere un problema.
Insomma, i sistemi non sono tool.
Notion, ad esempio, non è un sistema, è un tool.
È uno strumento che ti permette mettere in pratica uno o più sistemi.
Ma ha dei limiti.
E che succede quando li incontri?
Succede che Notion fallisce e te passi ad un nuovo strumento.
Ma cosa accade se invece aderisci ad un sistema?
Allora non lo vedrai mai fallire, dovrai solo trovare il tool adatto a metterlo meglio in pratica.
NON DEFINIAMO I NOSTRI SISTEMI
Ma come facciamo a scegliere il tool più adatto al sistema?
La cosa risulta difficile se prima non hai definito il sistema a cui aderire.
E magari il sistema puoi averlo creato tu, oppure può essere un sistema già famoso, oppure può essere una tua interpretazione di un sistema già famoso, non importa.
Importa che, deciso il sistema a cui aderire, tu riesca a definirlo al meglio.
Solo in quel modo potrai scegliere lo strumento che meglio lo mette in pratica.
E, fatto questo, non ci sarà novità in grado di distrarti.
PENSIAMO CHE UN SISTEMA POSSA RISOLVERE LE NOSTRE DEBOLEZZE
E ci sbagliamo.
Potresti ritrovarti nella situazione in cui rischi comunque di distrarti perché vuoi testare la novità.
E ci sta.
L’obiettivo non è chiuderti in una gabbia fatta di sistemi e strumenti.
L’obiettivo è quello di riuscire a fare cose: stabilire un piano e metterlo in atto.
E per riuscirci serve anche una certa dose di volontà, disciplina, chiamala come vuoi.
E quella non te la possono fornire né i sistemi né gli strumenti: dipende da te.
Potresti avere i migliori strumenti e sistemi, se ti manca la volontà non partirai mai.
Bene, direi che anche per questa settimana è tutto.
Spero di averti aiutato a capire come uscire dalla shiny new toy syndrome.
E ti auguro di starne il più lontano possibile.
Nel frattempo, buona settimana e beccati le risorse.